PRODOTTI TIPICI

qudrol'allevamento semibrado di bovini di razza piemontese3il tartufo monferrino (Tuber Magnatum Pico - Tartufo Binaco)la robiola
i mieli astigiani

Salumi e Formaggi. Il Monferrato conta un’ampia varietà di salumi artigianali, tra cui il salame crudo, a base di carne di maiale, cinghiale o asino, al naturale o aromatizzato, al vino o al tartufo; i cacciatorini, il lardo, la pancetta; la salsiccia, da consumare anche cruda. Ancor più caratteristico il Salame Cotto, per la cui tutela e valorizzazione i produttori locali hanno deciso di riunirsi in un’associazione. Peculiarità di questi insaccati sono l’utilizzo di materie prime selezionate e i metodi di lavorazione tradizionali, uniti ai segreti e all’originalità di ciascun salumiere che va a personalizzare e a rendere unico ogni prodotto. Accanto ai salumi i formaggi, per lo più freschi, sia vaccini che caprini; da citare la famosa Robiola di Cocconato, soffice formaggetta a base di latte vaccino, dal gusto delicato, che prende il nome dalla sua stessa area di produzione, nota anche per una particolare varietà di Prosciutto Crudo.

Le carni. Regina degli allevamenti di questo territorio è la pregiatissima razza bovina piemontese Fassone, celebrata sulle tavole e anche in alcune fiere storiche che si svolgono ogni anno sul territorio. Con le sue carni si preparano arrosti, brasati ed il famoso Fritto Misto alla Piemontese, il piatto perfetto per chi ama le interiora e le frattaglie. Ma il modo migliore per apprezzare al meglio questa carne, tenera, magra e saporita è forse quello più semplice: consumarla cruda, a grani grossi, “battuta al coltello” secondo la vera tradizione monferrina. E dopo circa 5 o 6 anni trascorsi in stalla, nutrito e coccolato, il Fassone arriva ed esprimere le sue massime qualità con il nome di Bue Grasso, a cui il paese di Moncalvo dedica una settimana di festa da quasi 400 anni. Le sue parti più tenere e saporite daranno forma al “Bollito Misto alla Piemontese” che, accompagnato dai bagnetti tradizionali, riesce a conquistare anche i buongustai più esigenti. Tra le carni bianche, non si può non citare la Gallina Bionda di Villanova d’Asti, dalle carni delicate e versatili, ottime per insalate, rolate e agnolotti. A San Damiano d’Asti invece si alleva il pregiato Cappone, perfetto per un brodo saporito o per un arrosto diverso dal solito.

Gli ortaggi e la frutta. Le verdure vengono coltivate principalmente nelle aree pianeggianti, in prossimità dei numerosi corsi d’acqua che le attraversano; le più importanti sono la zucca, lo zucchino, il peperone, la verza, il cardo, l’asparago e il topinambur. Come frutta si hanno fragole, ciliegie, pesche, mele, pere, susine, noci e castagne.

La Nocciola Piemonte IGP. Un posto privilegiato lo occupa la nocciolala cosiddetta “Tonda Gentile” che, considerata la migliore tra le 70 tipologie di nocciola esistenti al mondo, rappresenta un’importante eccellenza del territorio. La zona di maggiore produzione è quella intorno al paese di Castellero, inserito tra le città della nocciola italiane, che a questo prodotto ha dedicato un Sentiero tematico e una famosa fiera che si svolge ogni anno nel mese di ottobre. Con la nocciola nel Monferrato i laboratori locali preparano dolci tradizionali, come torte, biscotti, baci di dama, brutti e buoni, ma anche pane, grissini e focacce; da provare il Nocciolio, ricavato dalla spremitura a freddo delle nocciole appena tostate, dal sapore raffinato e persistente.

Pasta e dolci. Per tutti i golosi, il Monferrato è senza dubbio luogo di tentazione. Importante la pasta fresca, come gli agnolotti ai tre arrosti e i tajarin all’uovo, preparati con la farina del pregiato “mais otto file”, così come la polenta, abbinata a salsiccia, spezzatini e formaggi, e i biscotti di meliga. Anche il miele è un prodotto molto diffuso, in molte varietà autoctone, in particolare quello d’acacia, utilizzato insieme alle nocciole anche per la produzione del torrone.

Il Tartufo. Il vero gioiello della gastronomia monferrina è senza dubbio il tartufo, in particolare il pregiato Tartufo Bianco, il “Tuber Magnatum Pico”, che da ottobre a gennaio compare sulle tavole per la gioia dei palati più raffinati.  A questo prodotto si legano molte leggende e tradizioni che continuano a vivere grazie ai “trifulao”, i famosi cercatori di tartufi, e attraverso le numerose fiere ad esso dedicate, sia regionali che nazionali, organizzate periodicamente sul territorio.